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Il corbezzolo, mille usi di una pianta

Un frutto ingiustamente dimenticato, una pianta dalle mille virtù

Frutti del corbezzolo
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Frutto ingiustamente dimenticato, il corbezzolo, nome scientifico Arbutus unedo, ha una diffusione strana: si trova infatti nelle regioni del Mediterraneo occidentali, dall’Italia al Marocco, fino alle Canarie, e, curiosamente, in Irlanda. I suoi frutti grossi più di una ciliegia, dal colore rosso e giallo, e dalla superficie granulosa, maturano in autunno in contemporanea con i fiori bianchi a grappolo (che daranno origine ai frutti dell’anno successivo) e con ancora delle belle foglie verde smeraldo a fare da fronde: questo insieme di fiori, frutti e foglie rende l’albero – un grande arbusto – del corbezzolo molto ornamentale, e un tempo assimilato all’immagine del tricolore italiano.
 
La polpa del corbezzolo è carnosa e succosa, e il sapore è dolce, con all’interno 4 o 5 semi. Ha ottime proprietà fitoterapiche, tra cui l’efficace azione disinfettante delle vie urinarie (è usato come rimedio contro cistiti e infiammazioni), è diuretico, astringente e ottimo per l’apparato circolatorio. Ma non è solo il frutto ad avere ottime proprietà: le foglie sono particolarmente apprezzate in fitoterapia perché grazie ai loro infusi è possibile godere delle proprietà sopra-citate in quantità maggiore. La tisana di foglie di corbezzolo si può anche utilizzare da fredda come tonico astringente per la pelle. E ancora, il miele di corbezzolo è particolarmente apprezzato per il suo effetto balsamico. La corteccia invece viene usata per estrarre colorante per la concia delle pelli. 
 
Insomma quella del corbezzolo è una pianta ingiustamente dimenticata, perché le sue proprietà sono molte – occorre tuttavia limitarsi nell’assunzione che può portare danni collaterali, non gravi, come la stitichezza. Ad esse, si aggiunge il piacevole sapore dei frutti, che si possono utilizzare in cucina per preparare squisite marmellate e liquori, tra cui uno tipico marchigiano, regione dove un tempo si celebrava una festa durante la quale gli abitanti della zona del Monte Conero andavano a rimpinzarsi di frutti del corbezzolo nei boschi a fine ottobre. Col corbezzolo si preparano anche succhi di frutta e aceto. Ad oggi l’albero del corbezzolo si trova nelle regioni boschive collinari e lungo le stradine di campagna.