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La posizione quando dormite rivela che coppia siete

E’ tutta una questione di prossemica, anche a letto. E la vostra vicinanza dice molto di più di quello che pensate…

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All’inizio sempre vicini, dormienti in un caloroso abbraccio. Poi, col tempo, chi nell’angolino e chi nella parte restante. Se ci fate caso la prossemica a letto, la vostra posizione, è molto importante. E diventa una ottima cartina tornasole per misurare il livello di salute della coppia.

Gli psicologi in cognizione e linguaggio sono d’accordo: la posizione adottata durante il sonno in coppia dice molto del momento che si sta attraversando. Senza generalizzare troppo, per carità. Ecco le posizioni più frequenti per riflettere su ciò che va e non va.

Ogni posizione spiega come va il vostro amore. Ecco gli “otto modelli” di nanna…

Di spalle, ma a contatto. Rispettosi dello spazio individuale, ma senza perdersi di vista. Il contatto rimane, ma è leggero e non invasivo. Si tratta di persone dinamiche, indipendenti, ma dalla vita di coppia stabile e sana. Un rapporto di fiducia senza ossessioni.

Di spalle, ma lontani. C’è qualcosa che non va, perché non solo non si è nel raggio ottico altrui, ma si è anche distanti. Come se ci fosse un muro, fisico ed emotivo. Può indicare una disputa in corso oppure la ricerca di una totale indipendenza. Altri dettagli negativi: se le mani sono chiuse ed il corpo teso, la situazione è addirittura peggiore. Se invece il fisico è rilassato, c’è più fiducia di quanto si potrebbe immaginare.

Di fronte, ma lontani. Lontani dal corpo, ma non dagli occhi. E quindi neanche dal cuore. La voglia di intimità c’è, ma con uno spazio di distanza. In genere queste coppie, si dice, affrontano meglio routine e quotidianità. Perché lasciano all’altro lo spazio individuale per scegliere e per agire abbastanza autonomamente.

Avvinghiati con tanti punti di contatto. È la posizione preferita di chi è all’inizio di un rapporto, la più passionale. Quella che denota, insomma, il bisogno di sentire l’altro parte di sé. C’è voglia di sesso, ma potrebbe anche insinuare una sorta di gelosia. Di possessione.

Posizione a cucchiaio. Secondo gli esperti, chi tende ad abbracciare guida l’altra. E la protegge. E in base al livello di intimità, se l’altro decide di lasciarsi proteggere dall’altro, dormirà davvero sogni tranquilli. Potrebbe anche sottolineare una sorta di insicurezza, talvolta.

Abbracciati di petto. Nessuno di spalle, un abbraccio di petto che spiega l’armonia di quella coppia. Che parla di unione e uguaglianza, senza nessuno che voglia prevalere o soccombere all’altro. Con impegno e attenzione. Inoltre, se la testa si appoggia sulla spalla dell’altra persona, anche meglio, perché chi lo fa si sente sicuro di quel rapporto.

La posizione peggiore, però, è evidente…

Uno all’angolo, l’altro no. La posizione peggiore di tutte. Lo squilibrio, infatti, è evidente. Uno accucciato in un angolino, l’altro che occupa gran parte del letto. Chi si appropria dello spazio con prepotenza, è ovvio, non ha a cuore il partner. Sembra sia la classica posizione di chi sta attraversando un momento difficile, e la persona messa all’angolo potrebbe soffrire di autostima ed insicurezza.

Separati, ma con i piedi intrecciati. Entrambi si amano, però gli specialisti sottolineano una strana combinazione tra amore e passione. Con diverse differenze all’interno del rapporto. E’ comunque simbolo di impegno con l’altro e complicità tra i due.

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